- Il 35enne concede un’intervista a La Vita in Diretta, interviene anche il suo legale Leonardo D’Erasmo
- “Io non sto bene e sto cercando comunque di superare questo momento”
Alessandro Basciano, dopo la scarcerazione, parla in tv per la prima volta. Concede un’intervista a La Vita in Diretta. Accusato di stalking dall’ex compagna 23enne da cui ha avuto la figlia Céline, un anno e mezzo, si difende. “Ho usato parolacce, ma non minacce. Sophie non è la vittima”, sottolinea il 35enne.
L’ex gieffina vip, influencer e modella, sulle pagine del Corriere della Sera punta ancora il dito contro il genovese. La Codegoni ribadisce di aver paura e girare scortata da bodyguard. Stando al suo racconto, sarebbe stata spiata per mesi, terrorizzata da Alex. Basciano, invece, rivela: “Io non sto bene e sto cercando comunque di superare questo momento un po’ anche con la giustizia e la verità, che già da subito ha fatto i suoi passi”.
La giornalista gli legge uno dei tantissimi messaggi intimidatori che avrebbe inviato a Sophie: “Se non torni con me ti ammazzo come un cane e devi avere paura di tornare a casa”. “Se io avessi mai detto, cosa non vera, una frase del genere, secondo te perché lei, con tanto di chat e messaggi, nei giorni prima dell’arresto mi chiede di accompagnarla a ritirare la spesa con la mamma, andare a prendere la bambina insieme? Se tu hai paura, hai la voglia e la necessità di farti accompagnare a fare la spesa?”, ribatte lui.
Alessandro poi chiarisce: “Sicuramente ci sono state delle situazioni in cui, anche a livello verbale, c’è stata magari una mancanza da parte mia di rispetto nei modi, nell’interagire, quindi con l’utilizzo di parole forti e parolacce, ma mai minacce”.
“Sono messaggi scritti? Vocali?”, gli domanda ancora la giornalista. “Sono virgolettati di frasi riportate che non sono né su messaggi e né su messaggi vocali. Quando esiste una discussione, purtroppo a volte interagisci in modo verbale tra virgolette ‘violento’, ma per delle parolacce, degli insulti non si è mai sentito che qualcuno faccia la galera, anche se parliamo di un periodo storico molto delicato”.
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne Alex sottolinea: “Quando si riscontrano veramente reali episodi di violenza, bisogna denunciare, quando hai realmente paura di una persona che hai di fronte, non quando accadono cose come sono successe a me, perché io non sono vittima, ma non è neanche vittima lei”.
Interviene pure il suo avvocato, Leonardo D’Erasmo: “Alessandro finora ha sempre cercato in qualche maniera di proteggere Sophie, in quanto madre di sua figlia, quindi se nella coppia le cose non vanno, perché è innegabile che fosse una coppia con dei problemi, per questo esistono i terapisti, non i tribunali. Se adesso vorranno sentire Alessandro, noi saremmo ben lieti, anche domani, per tutto il tempo necessario”.
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