- Marco Merati Foscarini rivela: “Lei coraggiosa fino alla fine”. Aveva solo 61 anni
- E’ stata vinta da un linfoma di cui non aveva mai detto nulla pubblicamente
Marco Merati Foscarini parla della donna che ha amato a lungo: si erano conosciuti e sposati in quattro mesi, lei aveva 42 anni, lui 57. Il vedovo di Anna Kanakis racconta l’ultimo giorno dell’attrice a un anno dalla sua tragica morte. “Non voleva che stessi lì, mi ha detto: vai via”, confessa in una lunga intervista al Corriere della Sera. Se n’è andata a soli 61 anni, sconfitta da un linfoma di cui non aveva mai fatto menzione pubblicamente.
Il 20 novembre 2023 Anna ha chiuso gli occhi per sempre. Lui confessa: “Ero lì con lei. Lei non voleva che stessi lì. Mi ha detto: vai via. Ma non me ne sono andato”.
Il marito non era così preparato all’addio, nonostante la grave patologia: “In parte, perché me l’avevano detto. Però la speranza nel miracolo ce l’hai sempre. Anna aveva scoperto di avere un linfoma nel 2018, facendo un esame del sangue di routine. Dopo, per due volte, la malattia era andata in remissione. Abbiamo fatto viaggi, vacanze, aveva scritto il suo ultimo libro. Era stata bene”.
Marco racconta come la moglie reagì alla diagnosi quando arrivo: “Con grande coraggio. E preoccupandosi soprattutto degli altri. Al pronto soccorso Ematologico del Policlinico Umberto I di Roma, ci sono tre targhe che la ricordano. E’ una struttura geniale riservata ai pazienti con malattie del sangue, ma è pubblica, ha poche risorse e Anna ha rifatto tutto il reparto, dove fra l’altro è mancata. Quella sera, ha chiesto lei di andare. Ha chiamato il professor Maurizio Martelli che ci è sempre stato vicino con professionalità e cuore e gli ha chiesto di ricoverarla”.
La Kananis non si era arresa alla sua morte: “Non lo sapeva. A ogni visita, chiedeva che probabilità avesse e andava avanti. Però, dieci giorni prima di morire, aveva cambiato il testamento. Forse, aveva capito, ma non lo diceva, per proteggere me. E aveva detto al professore: se ha altre cose che posso fare per il reparto, me lo dica”.
L’uomo rivela cosa ha scritto Anna nel nuovo testamento: “Da poco era nata una bimba, figlia di mia nipote, e lei se n’era innamorata. Sofia Nicla, detta Pupazza. Nei suoi ultimi giorni, le uniche chat che Anna guardava erano quelle con le foto di Pupazza. Le ha lasciato la casa al mare, amatissima, di Porto Santo Stefano. Il testamento, invece, lo aveva fatto dopo aver saputo della malattia, lasciando il ricavato della vendita dei suoi gioielli alla Fondazione Veronesi e alla Fil, la Fondazione italiana linfomi”.
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